Una storia lunga più di 80 anni
dal 1940
il più antico annuario illustrato specializzato sul mercato artistico,
punto di riferimento privilegiato per galleristi, collezionisti e amatori che sanno apprezzare un’arte di qualità.
Dall’Atlante
Fiorenzo Rosa lavora su progetti che si snodano intorno ad un’idea di partenza ben precisa. Il risultato è un insieme di scatti che compongono il messaggio da trasmettere. Si profila un incontro tra interiorità ed esteriorità…
L’immagine che Rosa ricava dallo spazio della quotidianità può essere rielaborata per farla irrompere da un fondale piano. E’ il caso di De Profundis , dedicato al tema della morte, e Apri tutte le porte , volto a riflettere sulle soglie dello spirito che sono state o non valicate richiamando anche i suoi risvolti più strettamente materiali, come le guerre e la pandemia da cui è derivato l’isolamento umano. La presentazione degli ingressi chiusi, nella variazione geometrica della loro conformazione, è strettamente frontale, coerente al soggetto.
Un punto di vista mobile si mette in azione soprattutto in architetture industriali, in cui si analizza il paesaggio antropico con le sue stratificazioni come in The Route Of Coal e Piaggio Industries . Nel primo dei due, irrompe il tema ambientale in tutte le critiche contemporanee dove, dichiarerà l’artista «Mercuro, cromo, arsenico, ossidi di zolfo, polveri sono tra i principali inquinanti prodotti dalle centrali a carbone, spesso ben oltre i limiti consentiti, che minacciano salute e ambiente. Ma le alternative ci sono e si chiamano efficienza energetica ed energie rinnovabili».
Proprio tale tematica torna protagonista in The last Chance, in cui è presente anche una figura umana esile ed enigmatica.
Le due serie di scatti ora approfondite sono in bianco e nero, connotando in tal modo l’abbandono e la solitudine di questi luoghi. La medesima assenza di colori naturali torna in Binario 21, legato ancora una volta alla memoria, in questo caso della Shoah e della deportazione degli Ebrei dall’Italia, seppur venga a caratterizzare anche The Storm of The Century in tutt’altro senso. In quest’ultima le fotografie evocano le condizioni climatiche estreme concentrandosi su un’occasione particolare: tra il 29 e il 30 ottobre 2018 la Liguria è stata colpita da venti che hanno raggiunto i 190 chilometri orari e onde alte fino a 10 metri. Nella relazione dualistica che viene a instaurarsi, il bianco simboleggia la bellezza della natura, mentre il nero la distruzione che può derivare dalla stessa.
Fiorenzo Rosa ha posto in altri progetti un grande interesse nei confronti delle cromie, naturali come artificiosamente elaborate.
Kama Sutra vuole ricreare poeticamente una vera e propria storia d’amore, attraverso un legame tra due serie di figure geometriche che si caratterizzano per colori saturi con variazioni di tonalità nette. Questo gioco tra nitide ombre e luci, che si stagliano su superfici piane dai colori forti, torna in una restituzione più diretta della realtà.
In Liguria Pastels a essere protagoniste sono le tinte degli edifici della regione in cui è nato e vive.
Le abitazioni vengono ritagliate nello scatto con un gusto per il particolare definito da linee sintetiche; la contestualizzazione è completata da un cielo terso che partecipa dell’atmosfera quasi metafisica.
Con i Pastelli ci si immerge in due aspetti della produzione del Nostro, tra loro combinati e su cui si è già accennato attraverso le precedenti analisi: l’attaccamento al proprio territorio e il tema marino.
Celle Ligure, che lo ha adottato, viene colta per un evento in grado di racchiudere la sua identità socioculturale: la Sagra Del Pesce Azzurro, organizzata con il coinvolgimento della popolazione locale, un gran numero di volontari e fonte di richiamo per i turisti.
Al mondo locale della pesca è dedicata una lunga serie di fotografie. Ecco che il Nostro si concentra sulle imbarcazioni e sul loro rientro dal mare, come anche su elementi specifici e affascinanti per la loro conformazione molle e flessibile, la quale comporta una grande varietà di configurazione ed effetti da catturare: le corde e le reti. Cima o Corda? Coglie i giochi geometrici e cromatici di questo elemento pervasivo della realtà dei moli, per il suo tentacolare utilizzo.
Color Weaning sposta lo sguardo sulle reti da pesca, nel loro reticolo microscopico rispetto alle grandi bolle d’acqua che vi vengono depositate sopra. E’ il legame dello strumento con il proprio con il proprio elemento naturale, senza il quale non avrebbe possibilità di esistere.
Il mare stesso è protagonista assoluto di altre serie, ad esempio The Magic of Waves e Just, nel secondo caso si distingue un’inedita delicatezza e sensibilità nei flussi che si esauriscono sulla spiaggia, cogliendo quel momento liminale nella sua continuità, come la vita nel suo ciclico succedersi di nascite e morti.
A chiusura dei molteplici interessi di Fiorenzo Rosa, diversi scatti mostrano i suoi rapporti con le altre arti: dalle suggestioni all’astrazione, in Splatters e in aBsTrAcT, all’attività manuale della ceramica nel Tondo e in un vero e proprio ritratto di Carlo Pizzichini, colto nel fare del Maestro.
(tratto dall’Atlante pag. 216 (sezione internazionale)
Un nuovo approdo stilistico
Come in ogni arte c’è una sua evoluzione.
Quando fui selezionato per essere inserito nell’Atlante dell’Arte Contemporanea 2024 il mio “stile” era ancora in ricerca. E l’Atlante, come ogni cosa preziosa, ha una lunga fase di gestazione e preparazione.
Per questo motivo, le gallerie di cui parla l’annuale, non sono più tutte presenti in questo sito o hanno assunto un titolo diverso. Ero in una fase di transizione e dove la ricerca mi aveva stava portando non lo sapevo ancora. Il fatto stesso che la Commissione che esaminò i miei lavori scelse proprio Kamasutra mi fa capire che ero sulla strada giusta e Loro lo avevano già intuito.
Ho voluto pubblicare ciò che i critici d’arte internazionali hanno scritto di me nella sezione internazionale perché credo che abbiano “visto” aspetti davvero importanti del mio modo di fare arte e sento l’esigenza di condividerli, ma ciò che ora il mio sito rappresenta è #LAMIAARTE , è ciò che faccio ed è ciò che di più personale possa condividere.
Rosa Fiorenzo
Finale Ligure (SV), 12 gennaio 1971
TECNICHE : Fotografia
GENERE : Astratto, Concettuale, Minimale, Architettura, Ritratto
CONTATTI : info@fiorenzorosa.it
WEB : fiorenzorosa.it
Fiorenzo Rosa è nato a Finale Ligure il 12 gennaio 1971, per poi sposarsi all’età di 38 anni a Celle Ligure. Questi isolati cenni biografici introducono al ruolo di primo piano che la Liguria avrà nelle sue opere.
Egli stesso racconta di aver sentito un’affinità con la fotografia fin da piccolo, ma nello stesso tempo dichiara che per il vero e proprio contatto con tale mondo artistico ha dovuto attendere fino agli inizi del nuovo millennio. Si considera figlio dell’era digitale, della tecnologia che ha rivoluzionato l’utilizzo di tale medium.
Ciò ha determinato una precisa consapevolezza in lui: l’utilità di ogni preconcetto, insegnandogli ad apprezzare l’immagine, a prescindere dalla quantità di lavoro e dai passaggi necessari per ottenere il risultato figurativo. Così si legittima, entro una poetica individuale, qualsiasi dispositivo e tecnica attraverso la quale si coglie un momento spazio-temporale, rielaborabile successivamente. …
… Si tratta ogni volta di qualcosa che va oltre la semplice apparenza fisica e la sua restituzione sulla superficie bidimensionale. “E’ l’anima che devi ritrarre”, secondo una frase diventata programmatica nel pensiero del Nostro. Un’anima presente allo stesso modo in tutti gli esseri e insita nel mondo.
la ricerca oscilla continuamente tra il rivolgersi verso la realtà e uno sguardo interiore, come in un gioco di specchi.
Diversi i concorsi a cui Rosa ha presentato i propri lavori, e dove la sua proposta è stata premiata per originalità e qualità oggettive. Per più edizioni ha partecipato al “Siena International Photography Awards”, dal 2016 al 2019, al “Moscow International Photography Awards”, nel 2018 e nel 2019, alla rassegna “I Shot It” tra il 2016 e il 2018. …
… Tutti gli eventi che lo riguardano sono concentrati nella seconda metà degli anni Dieci del XXI secolo, periodo che si caratterizza per l’intensa attività di produzione e pubblicizzazione. In esso si avvicendano gli stimoli provenienti dai contemporanei accadimenti nel mondo, che hanno ispirato molteplici serie di scatti.
(tratto dall’Atlante pag. 422 (sezione regionale)
L’arte italiana al Metropolitan Museum di New York
L’edizione 2023/2024 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea presentata al Metropolitan Museum of Art, nella sala conferenze Bonnie J. Sacerdote Lecture Hall.
Il Metropolitan Museum of Art, detto anche “The Met”, è tra i più importanti musei al mondo, istituito nel 1870 a New York, negli Stati Uniti. E’ questa un’occasione unica per portare l’arte italiana all’estero in un confronto diretto con i capolavori di Botticelli, Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Leonardo, Michelangelo, Picasso, Matisse, Chagall, Renoir, Van Gogh, Vermeer, Manet, Dalì, Pollock, Rothko solo per citare alcuni degli artisti presenti nelle collezioni permanenti del celebre museo americano.
La presentazione al Metropolitan Museum dà lustro internazionale alla pubblicazione che si arricchisce di approfondimenti e saggi in lingua inglese.